Estratto

Siccome poi in una scena estesa accade di[...]

data

01/01/1817

lingua

Ita

citazione

Siccome poi in una scena estesa accade di collocare i lumi ad alcune altezze che rendono incomodo il maneggio loro tutte le volte ch’è necessario di accenderli, o di accomodarli, così ho immaginato di porli lungo una catenella di ferro mediante dei perni da affiggersi in alcuni anelli, distribuiti lungo la medesima. Questa catenella scorre superiormente d’intorno un cilindro concavo, ed inferiormente si fa girare mediante la ruota dentata

a b
(Tav. V Fig. XXVIII), col mezzo della quale si fanno ascendere e discendere i lumi a piacere; e per farli sempre scorrere paralleli alle spone
c d
,
e f
del trave
i l m n
, che forma la base di tutto questo meccanismo, li ho guerniti del cilindretto di ferro
g h
, che li appoggia alle stesse sponde. Così si potrà facilmente far ascendere e discendere da qualunque altezza i ridetti lumi, e basterà soltanto collocarli sopra un istrumento adatto onde trasportarli altrove tutte le volte che occorresse di accomodarli.

segnalato da

Lisa Turato

fonte

Tommaso Carlo Beccega, Saggio sull’architettura greco-romana applicata alla costruzione del teatro moderno italiano e sulle macchine teatrali, Tipografia di Alvisopoli, 01/01/1817, Venezia
tipologia Trattati e altre fonti teoriche
ambito Architettura e arte del paesaggio

dettagli

p. 35

allegati
voce

Catenella di ferro (Ita)