Estratto
È peraltro una caratteristica anche di alcuni momenti[...]
01/01/2005
Ita
È peraltro una caratteristica anche di alcuni momenti divinamente dilatati delle regie di Strehler darvi la sensazione di essere sospesi ne tempo, proprio come Damiani vi sospende nello spazio. A condizione che la luce stessa sia fluida, diafana, un intento in cui Strehler riesce così bene mediante la riflessione dei proiettori invece dell’orientamento diretto, in modo che la luce diventi anch’essa materia liquida in sospensione: “Una luce non da vedere ma da bere”, come dice Claudel. Una sorta di fluttuare delle coordinate cartesiane, o della condizione umana, come nei quadri di Claude Lorrain che guardano su un mare immenso e un cielo infinito, immersi nella “calda luce” di un tramonto d’oro. Un “invito al viaggio".
Lisa Turato
François Regnault, Luciano Damiani o la sovversione scenografica., in «Damiani, de Nobili, Tosi: scene e costumi: tre grandi artisti del XX secolo.», Dexia, 01/01/2005, Roma
tipologia
Studio storico-critico
ambito
Arti performative
p. 126
Luce fluida (Ita)
Diafana