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Sull’indicata linea andrebbero erette le travi verticali delle[...]
01/01/1817
Ita
Sull’indicata linea andrebbero erette le travi verticali delle quali una è rappresentata dalla Fig. XXVI Tav. V, tanto distanti dalle scene laterali quanto basti a non impedire il loro movimento. In mezzo a queste travi verticali dovrebbe scorrere liberamente l’asta di ferro a b , alla quale sono attaccati i coperchi sovrapposti ai rispettivi lumi, come la figura stessa dimostra. Quest’asta di ferro, che nella sua estremità inferiore termina in una sfera che si rende influente a conservarla verticale nel suo moto, è appoggiata ad un vete, il cui braccio d e, si abbassa in forza della sua gravità tutte le volte che si rilascia la forza da applicarsi in m, e lascia in conseguenza cadere l’aste di ferro e tutti i coperchi che vi sono appesi, togliendo l’effetto di tutti i lumi che sono loro sottoposti. Al contrario facendo ascendere con moto opposto il pezzo i l, si orizzontano i due veti inversi f g h, c d e, alzando l’asta, i coperchi, e facendo di nuovo giorno.
Lisa Turato
Tommaso Carlo Beccega, Saggio sull’architettura greco-romana applicata alla costruzione del teatro moderno italiano e sulle macchine teatrali, Tipografia di Alvisopoli, 01/01/1817, Venezia
tipologia
ambito
p. 34
Far notte (Ita)
Far Giorno