Estratto
Infatti se in un vaso lungo piedi venti[...]
01/01/1790
Ita
Infatti se in un vaso lungo piedi venti pongo in una delle sue estremità due, o tre candele d’ordinaria grossezza, nell’opposto lato il chiarore apparirà languido, e fioco, a segno, che qualunque vista comune non sarebbe atta a leggere una scrittura, od un libro, e le persone che sono situate in quel fondo, si vedranno solo circondate da un’ombra oscura, che non lascia distinguere né i tratti dei loro volti, né il colore dei loro vestimenti: e per fare in modo che la voce pervenga anche in quella parte viva, forte, e scintillante è d’uopo di moltiplicare i lumi, e scegliere anche tra questi, quelli che sono stati lavorati con un grosso lucignolo, eppure immediatamente dietro di loro v’è una muraglia che non lascia svagarne i raggi, ma li raccoglie, e li tramanda nella stanza; producendo maggior effetto se il muro è bianco di quello che se fosse coperto con tappezzeria.
Lisa Turato
Francesco Riccati, Della costruzione de’ Teatri secondo il costume d’Italia, vale a dire divisi in piccole logge. Opera del Co. Francesco Riccati Trivigiano., Remondini di Venezia. , 01/01/1790, Bassano
tipologia
ambito
p. 25
Muraglia (Ita)