Estratto
[...] una[...]
01/01/1598
Ita
[...] una parte di momento estremo quanto al Theatro [...] è l’illuminatione, che vuole esser bella, & chiara, & situata in guisa, ch’ella non impedisca con candelieri pendenti, né con altri ordigni, il vedere ad alcuno de gli spettatori, né ponga loro in affanno d’esser tocchi da cere, né da licori cadenti. Et oltra di ciò, ch’ella non renda malo odore, né fia con pericolo d’incendio, o d’altro disordine fra i recitanti, overo d’alcuna bruttura dietro alla Scena. Tale illuminatione, chi potesse accommodarla in modo, che solo se ne vedesse lo splendore, & se n’havesse il servigio del lume, senza che si potesse dal Theatro scorgere donde, né come ei si venisse, accrescerebbe allo spettacolo grande ornamento.
Angelo Ingegneri, Della poesia rappresentativa & del modo di rappresentare le favole sceniche, Vittorio Baldini, 01/01/1598, Ferrara
tipologia
ambito
p. 65
Illuminatione (Ita)
Fregio pendente (Ita), Lampadini (Ita)
candelieri pendenti, cere, licori cadenti, pericolo d'incendio